È stato pubblicato il materiale formativo tematico sull’utilizzo del biofosfato come fertilizzante

Il biofosfato è un fertilizzante minerale a base di calcio-fosfato costituito da apatite di origine biologica, ottenuto da ossa animali di grado alimentare macinate e trattate ad alta temperatura, superiore a 750°C ma inferiore a 850°C a   livello interno.  Il biofosfato è macroporoso e contiene circa il 92% di minerali e l’8% di carbonio, fra il 30% e il 36% di P2O5 con formulazioni a rilascio controllato. Dose di applicazione abituale: 200 kg/ha - 1.500 kg/ha. Vantaggi: densità di nutrienti economicamente elevata che consente applicazioni a bassi dosaggi, struttura macroporosa che migliora la vita microbiologica del suolo, fertilizzante biologico con prestazioni di rilascio dei nutrienti controllate, piena sicurezza dei materiali ed elevata efficienza nel recupero dei nutrienti a costi ridotti.

 

Esempi di prodotti a base di biofosfato disponibili sulla piattaforma NUTRIMAN:

https://nutriman.net/farmer-platform/product/id_192  

La tecnologia di produzione del biofosfato (ID:192) Animal Bone Char (ABC) è l'unica tecnologia industriale completa e riconosciuta, che si configura come una soluzione originale in UE nel campo del recupero di fosforo (materia prima critica) a partire da polveri di ossa animali di grado alimentare.

Il materiale di input per ID:192 biofosfato sono le ossa animali di grado alimentare e altri tipi di scarti di macellazione. Questa polvere ossea viene preventivamente sterilizzata a pressione secondo le condizioni stabilite dalla CE n. 1069/2009. Il materiale osseo viene consegnato da un impianto registrato UE/SM.

Questo materiale in ingresso viene elaborato dalla tecnologia di pirolisi a emissioni zero di 3R “Recycle-Reuse-Reduce” (ID:193) con una temperatura interna del materiale superiore a 750°C per almeno 10 minuti. ID:192 biofosfato è un prodotto granulare o in polvere (frazioni 0-1 mm) con dimensioni del granulo comprese fra 1 e5 mm. Il prodotto di base ha un contenuto di nutrienti > 30% P2O5 + > 38% CaO, 8% C, ma è possibile qualsiasi formulazione con compost (BIO-NPK-C) su richiesta dell’acquirente.

Il prodotto è un fertilizzante innovativo completamente sicuro ed economico con applicazione principalmente nelle coltivazioni orticole biologiche/a basso input con effetti benefici multipli e combinati.

Diverse prove di coltivazione in pieno campo e in serra sono state eseguite in IT, IL, HU, DE, NL, SI e DK in diverse condizioni climatiche e del suolo. Sia il processo 3R (Recycle - Reuse- Reduce) di pirolisi/recupero dei nutrienti a emissioni zero che i prodotti Animal Bone Char biofosfato sono autorizzati dall'UE (6300 / 2407-2 / 2020).

Contenuto e disponibilità di nutrienti per le piante: Il biofosfato contiene elevate quantità di fosforo (30%-36% P2O5) e calcio (>37%) che vengono elaborati per essere disponibili per le piante, il che consente un approvvigionamento di fosforo efficiente, sicuro per l'ambiente e rinnovabile.

Campi di applicazione in agricoltura: Il prodotto ID 192 biofosfato viene utilizzato a 0,2-1,5 t/ha in base alla qualità del suolo, alla stagione e al fabbisogno colturale. Può essere impiegato per migliorare la produzione di prodotti orticoli, inclusi ortaggi freschi, fragole, piante aromatiche e medicinali, erbe, colture permanenti (colture da frutto), uva, riso e tabacco, ecc. L'area di applicazione principale è l'agricoltura biologica e a basso input, ma è applicabile anche nelle pratiche agricole convenzionali.

Benefici per gli agricoltori

Il calcio-fosfato prodotto a partire da scarti ossei di grado alimentare a base di apatite (biofosfato) con un contenuto di P2O5 superiore al 30% è rinnovabile, puro, privo di contaminanti e disponibile su scala industriale ed economicamente interessante. Non c'è nessun'altra sostanza al mondo che abbia una concentrazione di P2O5 così elevata ed interessante dal punto di vista economico come il biofosfato.

I livelli di cadmio nel biofosfato sono inferiori a <0,1 mg Cd/kg, ovvero al di sotto del limite di rilevamento, rispetto ai consueti 30-200 mg Cd/kg nelle rocce fosfatiche importate dal Marocco (circa un terzo della fornitura europea).

Filiera sostenibile e rinnovabile. Mentre il fosfato minerale estratto è una risorsa finita e non rinnovabile, il biofosfato proviene da un flusso di sottoprodotti sostenibile e rinnovabile che altrimenti sarebbe biomassa non sfruttata.

Il biofosfato a struttura macroporosa, aumenta la capacità di ritenzione idrica del suolo e permette lo sviluppo di microrganismi, trattiene i nutrienti e li rilascia gradualmente nel tempo.A differenza dei fertilizzanti fosfatici convenzionali trasformati, che sono altamente solubili e presentano un rischio di inquinamento per i corsi d'acqua interni, è possibile controllare il rilascio di nutrienti nel prodotto fertilizzante biofosfato in modo che una percentuale maggiore venga assorbita dalle piante.

Prove agronomiche in diverse condizioni climatiche e del suolo hanno dimostrato che il biofosfato può migliorare le rese di > 10% rispetto a qualsiasi fertilizzante sul mercato.

Per ulteriori informazioni:

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